IL CONSIGLIO PRINCIPALE E DI ACCOMPAGNARE LO STUDIO PRATICO CON UN MINIMO DI TEORIA E DI PASSARE AD ARGOMENTI SUCCESSIVI DOPO AVER IMPARATO A SUONARE BENE QUELLI CHE STATE STUDIANDO.
Pennata alternata.
Il primo passaggio per poter studiare le scale, è quello di imparare la tecnica che utilizzeremo per suonarle. La pennata alternata è la tecnica fondamentale senza la quale è impossibile immaginare di suonare bene le scale. Successivamente potrete imparare la tecnica del tapping o dello sweep, ma senza la tecnica base giusta, otterrete sempre risultati mediocri.
Scale Pentatoniche
Si tratta delle prime scale che di solito si imparano e sono composte da sole cinque note. Possono essere considerate delle scale maggiori private del quarto e del settimo grado a cui, come vedrete nel video, aggiungeremo una sesta nota, detta Blue note.
I video sono due e ovviamente in ordine di difficoltà. Non andate avanti finché non padroneggiate bene gli esercizi.
I video sono due e ovviamente in ordine di difficoltà. Non andate avanti finché non padroneggiate bene gli esercizi.
|
|
Usare lo slide (o bottleneck)...
Scale maggiori
La stellina indica ovviamente la tonica della scala. Nell'immagine vediamo le diteggiature sviluppate su tutto il manico in tonalità di Do.
Potete anche immaginare che siano delle scale pentatoniche con delle note in più, soprattutto inizialmente vi aiuterà a memorizzarle.
A tal fine, potete utilizzare gli stessi esercizi visti per le pentatoniche e ogni consiglio e ragionamento e sviluppo improvvisativo, vale ovviamente anche per le scale maggiori.
Potete anche immaginare che siano delle scale pentatoniche con delle note in più, soprattutto inizialmente vi aiuterà a memorizzarle.
A tal fine, potete utilizzare gli stessi esercizi visti per le pentatoniche e ogni consiglio e ragionamento e sviluppo improvvisativo, vale ovviamente anche per le scale maggiori.
Scala minore naturale
Guardare nella sezione "teoria e armonia".
Le diteggiature sono le stesse della scala maggiore, in quanto tra la scala maggiore e la minore naturale sussiste lo stesso rapporto già visto tra pentatonica maggiore e minore. Per comprenderla meglio leggere la parte teorica.
Le diteggiature sono le stesse della scala maggiore, in quanto tra la scala maggiore e la minore naturale sussiste lo stesso rapporto già visto tra pentatonica maggiore e minore. Per comprenderla meglio leggere la parte teorica.
Scala minore armonica
La scala minore armonica segue i seguenti intervalli: T S T T S TS(uno tono e mezzo) S
Costruendo gli accordi sui gradi otteniamo i accordi: mMaj7 Ø maj7(#5) m7 7 maj7 °7
Costruendo gli accordi sui gradi otteniamo i accordi: mMaj7 Ø maj7(#5) m7 7 maj7 °7
Scala minore melodica
La scala minore melodica è composta dai seguenti intervalli: T S T T T T S
Costruendo gli accordi sui gradi otteniamo: mMaj7 m7 maj7(#5) 7 7 Ø Ø
Costruendo gli accordi sui gradi otteniamo: mMaj7 m7 maj7(#5) 7 7 Ø Ø
Scala superlocria
Se analizziamo il settimo grado della scala minore melodica (ad esempio in Do minore) ho le seguenti note:
SI DO RE MIb FA SOL LA giustamente l'accordo che ne ricaviamo è un SIØ ( si, re, fa, la), ma è anche vero che se prendo sempre il Si come fondamentale dell'accordo, ma utilizzo, per costruire l'accordo, le altre note della scala ( Mib, La) ciò che ne consegue è che all'interno ho anche la terza e la settima di Si. Il che significa che ho anche l'accordo di B7.
Immaginando questo accordo vado a vedere il ruolo delle restanti note:
SI (fondamentale) DO (b9) RE (#9) Mib o RE# (terza) FA (b5) SOL (#5) LA (settima)
Ho quindi un accordo di settima con tutte le alterzioni possibili (b9, #9, b5, #5)
Se immagino di suonare una scala minore melodica, ma immagino di considerare come tonica il suo settimo grado, avrò una scala perfetta per essere suonata sugli accordi alterati!
La scala superlocria non è altro che una scala minore melodica suonata partendo dal suo settimo grado o meglio, immaginando che la tonica della scala sia il settimo grado.
SI DO RE MIb FA SOL LA giustamente l'accordo che ne ricaviamo è un SIØ ( si, re, fa, la), ma è anche vero che se prendo sempre il Si come fondamentale dell'accordo, ma utilizzo, per costruire l'accordo, le altre note della scala ( Mib, La) ciò che ne consegue è che all'interno ho anche la terza e la settima di Si. Il che significa che ho anche l'accordo di B7.
Immaginando questo accordo vado a vedere il ruolo delle restanti note:
SI (fondamentale) DO (b9) RE (#9) Mib o RE# (terza) FA (b5) SOL (#5) LA (settima)
Ho quindi un accordo di settima con tutte le alterzioni possibili (b9, #9, b5, #5)
Se immagino di suonare una scala minore melodica, ma immagino di considerare come tonica il suo settimo grado, avrò una scala perfetta per essere suonata sugli accordi alterati!
La scala superlocria non è altro che una scala minore melodica suonata partendo dal suo settimo grado o meglio, immaginando che la tonica della scala sia il settimo grado.
Scala diminuita
Esistono due tipo di scale diminuite: la semitono-tono e la tono semitono. Questo perché è una scala che segue costantemente un'alternanza di intervalli do tono e semitono, ne consegue che bisogna capire quando è il caso di partire con un semitono e quando con un tono.
L'ordine tono-semitono è solito utilizzata per gli accordi di °7.
L'ordine semitono-tono è molto più utilizzata in quanto può essere usata per accordi di dominante alterati, soprattuto se ho una sigla con la tredicesima.
Utilizzando un accordo di C13 come esempio, suonerò le note DO(f) REb(b9) RE#(#9) MI(terza) SOLb(b5) SOL (quinta) LA (13) SIb(7)
L'ordine tono-semitono è solito utilizzata per gli accordi di °7.
L'ordine semitono-tono è molto più utilizzata in quanto può essere usata per accordi di dominante alterati, soprattuto se ho una sigla con la tredicesima.
Utilizzando un accordo di C13 come esempio, suonerò le note DO(f) REb(b9) RE#(#9) MI(terza) SOLb(b5) SOL (quinta) LA (13) SIb(7)
Sono entrambe diteggiature utili.
La scala diminuita conserva in sé un mondo molto più vaso di quello visto finora, in quanto vediamo cosa nasconde al suo interno.
Prendo sempre in considerazione la scala S-T in Do
DO REb RE# MI SOLb SOL LA SIb
Se osservate bene, possono trovare al su interno le seguenti triadi:
Maggiori e minori: Do, Re#, Solb, La
Diminuita: Do, Re#, Solb, La, Reb, Mi, Sol, Sib
E i seguenti arpeggi:
Minore settima (m7) e settima (7) e semidiminuito: Do, Re#, Solb, La
E' possibile e molto interessante suonare non semplicemente la scala per gradi congiunti, ma divertirsi a suonarla per intervalli più ampi, utilizzando appunto le tiadi o gli arpeggi.
La scala diminuita conserva in sé un mondo molto più vaso di quello visto finora, in quanto vediamo cosa nasconde al suo interno.
Prendo sempre in considerazione la scala S-T in Do
DO REb RE# MI SOLb SOL LA SIb
Se osservate bene, possono trovare al su interno le seguenti triadi:
Maggiori e minori: Do, Re#, Solb, La
Diminuita: Do, Re#, Solb, La, Reb, Mi, Sol, Sib
E i seguenti arpeggi:
Minore settima (m7) e settima (7) e semidiminuito: Do, Re#, Solb, La
E' possibile e molto interessante suonare non semplicemente la scala per gradi congiunti, ma divertirsi a suonarla per intervalli più ampi, utilizzando appunto le tiadi o gli arpeggi.